Sinner, caso Clostebol: rimandato al 2025. Ecco che cosa sta succedendo e che cosa ha ammesso la Wada in proposito.
Tutto rimandato al 2025 per il ricorso della Wada sul caso di Jannik Sinner. Il Cas non deciderà entro la fine dell’anno. A confermarlo l’Afp il direttore della Wada Olivier Niggli, che nonostante le aperture degli scorsi giorni e il cambio di regole per il 2027, soprattutto sulle dosi considerate minime e sulla contaminazione, ha comunque chiarito la posizione dell’agenzia mondiale antidoping sulla questione.
Le dichiarazione della Wada riguardano il ricorso sulla positività del n.1 del mondo. Niggli ha dichiarato che “Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa da parte di Sinner, ma noi pensiamo che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti del suo entourage”.
Jannik Sinner era risultato positivo per due volte a marzo a tracce infinitesimali di una sostanza vietata, il Clostebol con cui era venuto a contatto attraverso uno spray cicatrizzante che era stato dato al fisioterapista Naldi dal preparatore Umberto Ferrara.
Un tribunale indipendente di fine agosto, richiesto dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA), aveva stabilito poi che il n.1 del mondo, che aveva continuato a giocare, non aveva “alcuna colpa o negligenza”. Decisione contro la quale la Wada si è appellata, chiedendo una squalifica.
Niggli aveva spiegato che la Wada non contestava il fatto che potesse essersi trattato di “una contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alle regole”. Il presidente aveva aggiunto che la “reputazione di un atleta deve essere la nostra prima preoccupazione. Viviamo in un mondo in cui i social media sono quello che sono e significano che una reputazione può andare in fumo in un tempo molto, molto breve”.
La Wada, nelle vesti del direttore Niggli, ha spiegato che “Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa da parte di Sinner, ma noi pensiamo che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti del suo entourage”.
Dopo l’assoluzione nel processo con ITIA dalle accuse di positività al clostebol, sostanza dopante, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha chiesto a fine settembre il riesame del caso e la sospensione per il tennista, presentando ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) di Losanna.
Giovedì 26 settembre, l’agenzia mondiale antidoping ha presentato ricorso al CAS di Losanna. Le dichiarazioni emesse dal tribunale indipendente lo scorso agosto, che sollevavano Sinner dalle responsabilità di doping, non sono state ritenute soddisfacenti. Sin dal primo momento, le critiche intorno al caso erano state numerose.
La stessa opinione deve essere condivisa dall’Agenzia che si occupa dei controlli antidoping nel tennis. La WADA riconosce la responsabilità di Sinner e chiede per il tennista un periodo di sospensione. Secondo il comunicato ufficiale diffuso in queste ore, il campione non sarebbe a rischio di perdere i titoli e i risultati ottenuti finora. La questione è ora pendente davanti al CAS.
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