Tradimento in diretta Tv, fulmine a ciel sereno in Rai. Il presentatore finisce nei guai

Tradimento in dirette televisiva, sotto accusa la Rai e una trasmissione, in particolare, per aver divulgato le intercettazioni private.

La Rai è sotto accusa, in particolare a passare i guai è la trasmissione Report, con il conduttore Sigfrido Ranucci finito al centro della bufera, dopo aver divulgato le intercettazioni telefoniche del tradimento dell’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano con l’influencer Maria Rosario Boccia. La trasmissione di Rai 3 ha mandato in onda l’audio della confessione del politico alla moglie Federica Corsini, facendo scoppiare la polemica.

Il popolare programma di inchiesta della rete pubblica, condotto dal giornalista Sigfrido Ranucci, è ora al centro di una bufera mediatica che potrebbe avere risvolti penali. La scelta di mandare in onda una confessione tanto privata è apparsa di cattivissimo gusto, ma non solo, perché ha leso la privacy dei protagonisti, dando in pasto al pubblico un momento di fragilità e di intimità dell’ex ministro della cultura e della sua consorte.

Bufera per il programma Report, la Rai accusata di aver spiattellato un momento di intimità

Il tradimento di Gennaro Sangiuliano con l’imprenditrice e influencer Maria Rosario Boccia ha sollevato un polverone. Ripassiamo la vicenda: nominata Consigliera del Ministro nel 2023, la notizia, diffusa dalla stessa Boccia, desta subito qualche perplessità, con Sangiuliano che provvede a smentire. Il caso, però, ha ormai preso forma e il PD chiede un’interrogazione parlamentare per indagare sulla donna.

Inizialmente, la premier Meloni si schiera dalla parte del ministro, e lo riceve a Palazzo Chigi, per far luce sul caso sospetto. Nel frattempo, la Boccia diffonde una mail, proveniente dal Gabinetto della Cultura, datata 10 luglio 2023, nella quale si fa menzione della sua nomina a Consigliera del Ministro. A questo punto, sorge il sospetto che il Ministro abbia usato soldi pubblici per pagare viaggi e spese extra alla donna.

Sangiuliano rilascia un’intervista, nella quale ammette di frequentare la Boccia in qualità di collega, ma di pagare tutte le spese con la sua carta di credito. La nomina a Consigliera esiste, ma non è controfirmata dal Gabinetto. Alla fine, dopo numerose indagini, durante le quali Sangiuliano e la Boccia si accusano a vicenda, emerge la verità: tra i due esiste una relazione intima.

Il tradimento dell’ex ministro Sangiuliano e la sua confessione mandata in diretta dalla Rai

Report, a distanza di mesi dal caso che ha focalizzato l’attenzione mediatica per diverso tempo, e che ha portato alle dimissioni nel Ministro e alla separazione con la moglie Federica Corsini, ha divulgato telefonate personali tra i due coniugi. Nelle telefonate andate in onda, si sentono i due discutere sulla vicenda, con la donna, anche lei giornalista, che cerca di indagare sul fattaccio.

Alla fine, l’uomo ammette di averla tradita, chiede scusa, è consapevole di aver commesso un errore e di aver sbagliato. Un estratto molto intimo, diffuso da Report, e che viola la legge sulla professione e sui doveri de giornalismo. Non possono esistere zone franche dove tutto è lecito, e occorre porre un limite allo spiattellamento di fatti personali in pubblico.

“Il confine tra gossip e informazione è difficilmente percepibile”, afferma il sindacato Unirai dei liberi giornalisti Rai, prendendo le difese della collega Federica Corsini, vittima del tradimento, proseguendo “non è possibile mettere alla gogna una donna che non ha possibilità di replicare”. Le critiche nei confronti di Report e di Ranucci arrivano anche da parte dell’Associazione Giornaliste Italiane.

“A Federica Corsini va il nostro sostegno, ci chiediamo quale sia per la Rai l’interesse giornalistico di diffondere una telefonata privata tra marito e moglie, nel quale c’è di mezzo un tradimento”. La vicenda che ha travolto il ministro Sangiuliano non ha nulla a che vedere con la confessione del suo tradimento alla moglie, e non è di interesse pubblico. Intanto, Gennaro Sangiuliano non si è espresso sulla vicenda, preferendo non esporsi ulteriormente.