Grandissima novità in Italia, attenzione a quello che accadrà per gli automobilisti italiani a gennaio 2025: non pagherai più questo..
In Italia, tutti gli adolescenti sognano l’arrivo dei 18 anni: quando si raggiunge la maggior età, c’è la possibilità di poter prendere la patente di guida. Tralasciando particolari contratti assicurativi, tutti potrebbero guidare un’auto di proprietà.
Il proprietario, invece, deve pagare una serie di tasse legate al proprio veicolo. L’esempio più lampante è ovviamente il bollo: l’ormai ex tassa di circolazione grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica italiana il cui versamento è in favore delle Regioni di residenza. Tralasciando i casi d’esenzione, i proprietari devono quindi pagare l’imposta una volta all’anno, avendo anche la facoltà di rateizzare il tutto.
Quest’anno è stato introdotto un nuovo Codice stradale che prevede il versamento di numerose altre sanzioni: nonostante ciò, anche il prossimo anno ci saranno alcune multe che gli automobilisti possono non pagare. Vediamo insieme quali sono.
Buone notizie per gli automobilisti: da gennaio puoi non pagarle
L’arrivo del nuovo codice stradale ha introdotto numerose altre sanzioni per gli automobilisti: vediamo insieme però tutte le cose che puoi tranquillamente non pagare a gennaio 2025.
Forse non tutti lo sanno, ma le sanzioni amministrative si prescrivono in 5 anni e questo vale anche per le multe stradali. Il termine di prescrizione decorre dalla notifica del verbale o dall’ultimo atto interruttivo (come un sollecito di pagamento). Attenzione però: bisogna fare grandissima attenzione perché durante la pandemia di coronavirus sono state diramate delle proroghe per i tempi di accertamento che hanno avuto più tempo per fare le verifiche necessarie.
A causa di alcuni decreti, per le multe stradali non pagate affidate all’Agenzia delle Entrate tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2021 è stata disposta una proroga di 24 mesi dal termine di prescrizione. Per non avere problemi, vi consigliamo di rivolgervi ad un esperto di settore come un avvocato che può fare chiarezza e può analizzare tutti gli effettivi termini di scadenza dopo i tantissimi decreti lanciati in quel periodo così difficile (in questo articolo vi abbiamo svelato alcuni trucchetti per non far morire la batteria del vostro smartphone).
C’è poi un’altra casistica particolare: una multa va notificata al conducente entro 90 giorni dalla violazione, che salgono a 360 giorni per i conducenti che vivono all’estero. Se il verbale viene inviato inritardo, la multa può essere quindi contestata entro 60 giorni presso il Prefetto o entro 30 giorni presso il giudice di pace. Conoscere queste postille, quindi, può farvi risparmiare tantissimi soldi: vi ricordiamo però di fare molta attenzione a quello che è accaduto nel recente passato e all’eventuale presenza di proroghe.