Il futuro prossimo dell’Italia stando alle previsioni attuali non sembra per nulla incoraggiante, anzi è quasi nefasto.
Quando si parla del futuro che attende il nostro paese sono sempre di più quelli che sembrano incerti se non preoccupati. Con la pandemia che per quasi tre anni ha tormentato l’Europa e in contemporanea lo scoppio di due guerre il periodo recente non è stato certo roseo. Ma se viene da sperare che si arrivi a un punto di svolta allora è il caso di fare un quadro della situazione.
Dato che il 2024 sta per chiudersi come ogni anno c’è chi spera che con l’inizio del successivo siano in arrivo dei cambiamenti. Un conto però è controllare il proprio oroscopo, un altro è prevedere l’andamento dell’economia di un paese. Per trovare delle previsioni attendibili occorre basarsi su dati concreti e fare analisi accurate per capire la direzione che stanno indicando.
Dato che la mole di dati è consistente sfruttare l’intelligenza artificiale generativa è un sistema efficace per accorciare i tempi. E in effetti ponendo le giuste domande gli algoritmi hanno restituito uno scenario dettagliato di cosa potrebbe attendere l’Italia nel 2025. In particolare si sono indagati gli aspetti economici, politici e demografici del paese.
Lo scenario che si apre per il 2025 in Italia
Prima di tutto esaminiamo il punto di vista più generale, quello geopolitico. Secondo l’IA il protrarsi dei conflitti in corso avrà ripercussioni ancora più pesanti di quanto è stato finora. In particolare dal punto di vista energetico l’Italia potrebbe trovarsi in difficoltà e dover stipulare accordi con altri paesi. Tra le potenziali partnership quella con la Cina sembra la più probabile.
Per quanto riguarda i rapporti con la Federazione Russa, l’algoritmo osserva che il 2025 potrebbe portare l’occasione di allentare le tensioni Il dialogo con Mosca potrebbe tornare più sereno, anche perché mantenere un canale aperto tornerebbe a vantaggio del nostro paese. La posizione dell’Unione Europea e della NATO però continueranno ad avere il loro peso.
Dal punto di vista economico pare che il PIL possa aumentare di un valore compreso fra lo 0,9 e l’1,2% stando alle stime della Banca d’Italia. In contemporanea se non altro potrebbe calare leggermente il tasso di disoccupazione, anche se resterà un problema grave. Vale a dire adeguare alle richieste del mercato del lavoro le competenze di chi vi entra.
Quanto al governo, l’IA suggerisce l’arrivo di una crisi nel 2025 dovuta alle tensioni che nella coalizione si fanno sempre più evidenti. Non mancano anche forti critiche dall’opposizione sulle politiche strategiche adottate. E nel frattempo l’aumento dell’età media della popolazione mette sotto pressione il SSN e non solo.