Giorgia Meloni, Premier dell’Italia, torna a parlare del conflitto su Ucraina e Russia senza avere il minimo dubbio su cosa farà il paese in merito.
Il Presidente del Consiglio ha specificato, al giorno 989 del conflitto, che l’Italia rimarrà schierata al fianco di Kiev anche dopo l’elezione di Donald Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
La Meloni ha specificato: “Finché andrà avanti con il conflitto, l’Italia resterà al fianco di Kiev”. Vladimir Putin ha sottolineato: “Iniziativa di Donald Trump degna di attenzione. Ordine Mondiale finito, prossimi 20 anni davvero molto difficili”. Donald Trump ha aggiunto che parlerà con il leader russo e intanto Zelenski da Budapest sottolinea come nell’Unione Europea non ci saranno più paesi per la tregua dopo il voto Usa.
Al suo arrivo al vertice informale dell’UE la Premier ha specificato: “Noi abbiamo di fatto sempre lavorato per la pace, questo è corretto. Dopodiché, come io ho spiegato molte volte dal mio punto di vista, per costruire la pace bisognava impedire che ci fosse un’invasione. Oggi se si parla della possibilità che si vada verso uno scenario di pace, come tutti auspichiamo e abbiamo lavorato per farlo accadere, è perché gli ucraini hanno avuto un coraggio straordinario e perché l’occidente ha sostenuto il paese. Penso che questo sia l’elemento che fa la differenza”.
Conclude: “Dopodiché ovviamente vedremo come evolve tutto lo scenario nelle prossime settimane, ma io ribadisco che finché c’è una guerra l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina”.
Guerra in Ucraina, cosa succede ora?
La Guerra in Ucraina va ancora avanti, non si ferma anche se se ne parla un po’ di meno rispetto al passato. Spostata l’attenzione sulla Striscia di Gaza, dove va avanti un altro conflitto terribile, sembra che in Ucraina le cose vadano meglio ma non è proprio così.
L’arrivo di Donald Trump potrebbe cambiare di fatto tutto perché questi sembra pronto a congelare quella guerra, a cancellare il conflitto, a mettersi di mezzo per fare in modo che non si vada avanti con le operazioni militari.
Proprio Trump era stato uno dei primi a opporsi a queste frizioni quando era stato presidente prima di Joe Biden, proprio con quest’ultimo è scoppiato il problema e la guerra ci ha mostrato delle immagini terribili di cui avremo francamente fatto a meno.
Trump si è già pronunciato, sostenendo di volersi confrontare con Putin per capire quali sono i margini legati a una situazione davvero complicata.
