Sinner è anche un esempio, il racconto che stupisce

Jannik Sinner sta dimostrando di essere uno dei più forti tennisti di sempre, ma è anche un uomo di grandissimo peso specifico nonostante la giovane età.

Il suo esempio dovrebbe essere preso un po’ da tutti gli altri atleti per raggiungere l’eccellenza mantenendo anche una certa umiltà.

sinner è un esempio
L’esempio Sinner (ANSA) FcPinerolo.it

A raccontare alcuni passi importanti che ci fanno capire il peso specifico dell’uomo il tecnico australiano Darren Cahill che ha ripercorso le tappe di un 2024 straordinario per il tennista altoatesino. Un anno che ha dimostrato inoltre come il ragazzo sappia affrontare anche le difficoltà che si parano di fronte a uno sportivo in grado di raggiungere certi livelli.

Lo abbiamo infatti visto al centro del caso Clostebol che ha gettato delle ombre sul suo futuro, facendo veicolare in maniera errata la parola doping attorno al suo nome. Oggi il ragazzo però è sereno in attesa del ricorso della Wada e sta preparando l’esordio agli ATP Finals a Torino con proprio Darren Cahill che lo sta seguendo e sostenendo anche e soprattutto dal punto di vista fisico. Ma andiamo a scoprire qualcosa più da vicino.

La grande forza di Jannik Sinner

Jannik Sinner è un ragazzo di grande spessore morale oltre che un grande campione e lo dimostrano le sue parole e quello che fa vedere in campo e fuori. Ne ha parlato Darren Cahill ai micorofni de La Gazzetta dello Sport, specificando:È sereno. Se c’è qualcosa di positivo in questo nuovo processo è che la Wada non ha messo in dubbio che Jannik sia un giocatore pulito e per noi è la cosa maggiormente importante”.

sinner è un fenomeno
Sinner è speciale (ANSA) FcPinerolo.it

Poi aggiunge: “È lui che ha preso per mano noi in realtà. Ha sempre pensato che la verità sarebbe venuta fuori, ha trasformato le righe del campo nel suo posto sicuro. Ogni volta che lui può vestirsi da tennis, prendere in mano la racchetta, allora si sente al sicuro perché è il posto che ama”.

Conclude: “La notizia della positività l’abbiamo ricevuta dopo il torneo di Miami. Ma sempre, quando nel cielo si addensano nubi nere, poi arriva uno squarcio di luce. Jan dopo un normale momento di shock, è andato avanti a testa altissima, consapevole di non aver fatto niente di male. Ha affrontato un processo lungo, non si può immaginare, perché bisogna provarlo”. Parole che descrivono un campione non solo dal punto di vista dei risultati ma anche a livello umano e personale.

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