Il mondo dello sport deve dire addio ad un grandissimo personaggio, che ha segnato un’epoca nella sua disciplina: tifosi sconvolti
Aveva vinto più di chiunque altro nel suo settore durante il periodo di attività agonistica e vien ricordato come uno dei più grandi interpreti all time. Purtroppo se n’è andato ancora giovane per cause da accertare.
Vedere andarsene un campione, di qualsiasi disciplina, è sempre durissimo. A livello affettivo si rimane legati alle imprese di questi eroi, che riescono a superare ogni limite fisico per raggiungere un grande traguardo. Uno di questi fuoriclasse, che rimangono impressi nella storia, è Michal Hubner, grandissimo interprete del ciclismo su pista, in grado di sbaragliare la concorrenza durante gli anni di grazia.
A 65 anni il ciclista tedesco si è spento per cause che sono ancora da accertare, dopo essere stato ricoverato nell’ospedale di Chemnitz, la città che gli diede i natali nel 1959. Negli anni ’90 trovò la sua massima espressione sportiva, eccellendo in discipline come il Keirin, lo sprint individuale e a squadre. In totale ha messo in bacheca ben 7 titoli mondiali, oltre ad agguantare prima del ritiro, nel 1997, una medaglia d’argento in Coppa del Mondo e il titolo di campione tedesco nello sprint a squadre.
Tutti gli appassionati di ciclismo ricordano le imprese di Hubner, che mostrava una potenza in spinta davvero incredibile per i suoi anni. Da vero mito si ritirò nel 1997, quando già aveva 38 anni. Dei sette titoli mondiali su pista il primo arrivò nel 1990, quando a 31 anni si impose nel Keirin, specialità che lo vedrà assoluto protagonista nei tre anni successivi. Nel 1995 riesce a prendersi anche la medaglia d’oro a squadre, ambitissima in Germania.
Anche dopo il ritiro Michael Hubner non si è mai allontanato dal ciclismo, andando a ricoprire nel 2022 il ruolo di direttore sportivo della squadra di ciclismo su pista “Theed Projekt Cycling“. Sotto la sua guida gareggiavano nomi del calibro di Maximilian Levy, Lea Sophie Friedrich e Kristina Vogel.
A ricordare il grande Hubner è stato proprio Kristina Vogel, che su di lui ha dichiarato: “La notizia della sua scomparsa ci ha scioccati. Lui, Lutz Heßlich e Jens Fiedler sono stati quelli che hanno reso grande lo sprint in Germania”. Sicuramente mancherà anche a tutti gli appassionati del settore.
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