Uno zero in più nei dati ha compromesso i risultati di un importante studio: scienziati ritrattano, ma i valori sono comunque rischiosi.
Gli utensili da cucina in plastica nera, come mestoli, spatole e contenitori, sono oggetti comuni nelle case di moltissime persone.
Ma una recente ricerca ha acceso i riflettori sui potenziali rischi associati al loro utilizzo, in particolare quando vengono esposti a temperature elevate. Sebbene uno studio pubblicato a ottobre abbia sollevato preoccupazioni, un errore di calcolo ha ridimensionato l’allarme, pur senza eliminare del tutto i rischi evidenziati.
La ricerca originale, pubblicata sulla rivista Chemosphere, stimava un’assunzione giornaliera media di quasi 35 mila nanogrammi di ritardanti di fiamma derivanti dagli utensili in plastica nera, un dato vicino al limite massimo stabilito dall’EPA (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti).
Tuttavia, un errore aritmetico ha gonfiato questi numeri: invece di 42 mila nanogrammi, il limite calcolato erroneamente era di 420 mila.
Joe Schwarcz, direttore dell’Ufficio per la Scienza e la Società della McGill University, ha individuato l’errore, mettendo in luce l’importanza di verificare accuratamente i dati prima di diffondere conclusioni allarmanti.
Nonostante l’errore, i ricercatori ribadiscono che i livelli di ritardanti di fiamma nei prodotti in plastica nera restano elevati e potenzialmente preoccupanti, soprattutto perché possono avere effetti nocivi sulla salute umana.
I ritardanti di fiamma sono sostanze chimiche aggiunte a molti prodotti per renderli ignifughi. Questi composti possono interferire con il sistema endocrino e sono stati collegati a problemi di salute, inclusi disturbi ormonali e patologie croniche.
La presenza di questi composti negli utensili in plastica nera è attribuita al fatto che molti di questi prodotti vengono realizzati con rifiuti elettronici riciclati. Secondo lo studio, l’85% degli oggetti analizzati conteneva ritardanti di fiamma, inclusi composti vietati come il decabromodifeniletere.
Sebbene l’errore di calcolo abbia ridimensionato la portata dello studio, l’attenzione verso l’utilizzo di utensili in plastica nera resta valida. Gli esperti suggeriscono di adottare alcune precauzioni per ridurre i rischi legati all’uso di utensili in plastica nera:
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