Arrivano buone notizie sul fronte delle tasse automobilistiche, cosa sapere sulle tempistiche per la prescrizione di questa tassa.
Il bollo auto è uno delle tasse più fastidiose. Da decenni si protesta per la sua abolizione, o almeno per la sua riduzione, eppure nulla si muove. Il bollo auto continua a pesare enormemente sulle spalle degli automobilisti italiani, con costi elevati che non hanno senso alcuno. In pratica, occorre pagare una tassa di possessione e di messa su strada, una follia che in altri Paesi neanche esiste, mentre in altri è concentrata in una cifra simbolica.
Comunque sia, il bollo auto si va a sommare alle altre tasse automobilistiche, nessuna delle quali economica. Oggi, mantenere un’automobile, comporta grosse spese e non tutti i cittadini riescono a farvi fronte. Non tutti sanno, però, che c’è una buona notizia: le tempistiche per la prescrizione del bollo sono decisamente più corte rispetto a quelle imposte su altre tasse. Che cosa significa?
Il pagamento del bollo auto è un appuntamento fisso con il Fisco. Ogni anno, occorre pagare questa tassa di proprietà, rispettando i termini di scadenza, altrimenti si va incontro a leggere more. Più si ritarda il pagamento e più la mora da pagare incrementa. Il ritardo nel pagamento comporta un maggiore peso degli interessi. Se non si paga per anni, ecco che scatta la cartella esattoriale, la quale, se non pagata, scatena il fermo amministrativo del veicolo.
Tuttavia, il bollo per auto e moto è soggetto a prescrizione, come per qualsiasi altro tipo di credito. I termini per la prescrizione variano in base alla tipologia di credito. In generale, la prescrizione ha tempistiche precise, solitamente si parla di 5 o di 10 anni, ma alcune tasse possono godere di prescrizioni con tempistiche minori, come nel caso del bollo auto.
Diverse volte la Corte di Cassazione è dovuta intervenire per chiarire la questione della prescrizione del bollo auto, il quale, essendo una tassa annuale, cade in prescrizione dopo 3 anni. Se il bollo è scaduto e sono trascorsi 3 anni senza che sia avvenuto il sollecito da parte del Fisco, ecco che la tassa decade e non si deve più pagare.
Secondo la Legge 296/06, infatti, il Fisco è obbligato a notificare la cartella esattoriale per il mancato pagamento della tassa, entro una data stabilita, fissata al 31 dicembre del terzo anno successivo. Se l’automobilista non si ritrova alcuna notifica, a distanza di tre anni dall’ultimo pagamento del bollo, allora più far fede alla prescrizione. Il bollo auto è un credito di natura erariale, quindi cade in prescrizione con brevi tempistiche, in questo caso dopo 3 anni.
La decorrenza inizia dalla data di scadenza della tassa legata ai crediti erariali, ma nel caso del bollo, la data di scadenza si calcola in base all’anno, partendo dal 1 gennaio dell’anno seguente alla scadenza. La prescrizione si interrompe nel caso di solleciti da parte dell’Agenzia dell’Entrate. Dal momento in cui arriva la notifica di pagamento, si hanno due mesi di tempo per effettuare il saldo, altrimenti scatta il fermo amministrativo del veicolo.
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