Passata di pomodoro al supermercato, potresti comprarne una vecchia di anni e non averne la benché minima idea: ti sveliamo come evitarlo
Quando ci dedichiamo agli acquisti al supermercato, l’ultima cosa che vorremmo è comperare prodotti che abbiano una data di scadenza vicina. Ciò, del resto, vorrebbe dire consumare un alimento che, in termini di sapore e consistenza, si deteriorerà nel giro di breve tempo.
Per questo motivo, quando ci troviamo a fare spesa, prestiamo la massima attenzione alla data di scadenza riportata nelle confezioni. Meno, invece, a un altro indice molto importante che ci permette di racimolare informazioni sull’anno di confezionamento del prodotto.
Ciò è vero soprattutto per alimenti come la passata di pomodoro. Se vuoi evitare di acquistarne una che sia stata imbottigliata anni fa, devi prestare attenzione a un piccolo dettaglio che si trova riportato proprio nella confezione.
Senza la passata di pomodoro, la stragrande maggioranza delle ricette in cui ci cimentiamo quotidianamente non avrebbe ragione di esistere: dalla preparazione di primi piatti, fino a secondi piatti e verdure che, senza il tocco conferito dalla passata di pomodoro, perderebbero molto del loro sapore.
Come capire, però, qual è la migliore in sede di acquisto al supermercato? Quella, per intenderci, che ci garantisce non soltanto una conservazione più lunga, ma anche un sapore e un gusto inconfondibili, dati dal fatto che i pomodori con cui la stessa è stata prodotta sono di stagione?
Il dettaglio su cui devi soffermarti, nella fattispecie, è la lettura attenta dell’etichetta di confezionamento. Tutto ciò che ti occorre sapere, infatti, è contenuto nella dicitura del lotto, la cui conoscenza è persino più importante della data di scadenza.
Qual è la passata di pomodoro più fresca? Quella, cioè, che è stata realizzata con pomodori di stagione? Ce lo dice la lettera riportata all’interno della dicitura del lotto di produzione.
A ogni lettera, nella fattispecie, corrisponde un anno di confezionamento: G, M, F ed U. Quando ti imbatti nella lettera G, essa significa “confezionamento nel 2024“. Le altre lettere, di conseguenza, indicano un confezionamento da retrodatare: M per il 2023, F per il 2022 e U per il 2021.
Ciò premesso, comprenderai da te qual è la lettera verso la quale indirizzarti, nel caso in cui desiderassi un prodotto fresco e confezionato da poco. La G, nella fattispecie, identificherà il confezionamento di quel barattolo di passata nell’anno 2024, e dunque il più recente che potresti comperare.
Una volta aperto, un barattolo di passata va conservato in frigo, a una temperatura compresa tra 4° e 8°, e consumato entro un massimo di tre giorni. Per prolungarne di qualche giorno la durata, una buona soluzione potrebbe essere quella di coprire il barattolo con un coperchio ermetico, oppure di trasferire la passata rimasta all’interno di un contenitore per alimenti.
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