Fai questa cosa per arrivare a risparmiare fino a 100 euro l’anno: ti costerà zero rinunce, e soprattutto nessuna fatica!
Sebbene possa sembrare un’operazione infinitamente complicata, in realtà, ricavarsi dei piccoli risparmi dallo stipendio percepito a fine mese è più semplice di quel che siamo portati a pensare. E non sempre tali risparmi sono da ricollegare ai bonus o agli extra di cui potremmo beneficiare.
Basterebbe, nella fattispecie, essere a conoscenza di tutti quei piccoli stratagemmi che, se applicati con regolarità a casa e fuori, possono arrivare a fare la differenza.
L’ambiente domestico, in modo particolare, è uno di quelli in cui si producono i maggiori sprechi. Quest’oggi, nella fattispecie, vorremmo concentrarci su un’operazione che, siamo pronti a scommettere, anche tu tendi a compiere ogni giorno. Presta ben attenzione perché, se solo la stravolgessi, potresti ritrovarti a pagare ben 100 euro in meno all’anno.
È un’abitudine che, oramai, ciascuno di noi ha incamerato. Quella di tenere costantemente i caricabatterie attaccati alla presa della corrente, anche quando non li stiamo adoperando per ricaricare i nostri dispositivi o apparecchi elettronici.
Ovviamente, l’entità del risparmio dipende sia dal numero di caricabatterie attaccati alla presa, sia dai consumi che essi sono in grado di generare. Quello che non cambia, però, è il fatto che essi, anche quando non sono collegati a un dispositivo, continuino a consumare energia.
Si parla, nella fattispecie, di “consumo in standby” o “carico fantasma”. Essere collegati alla rete elettrica li rende automaticamente dei consumatori di energia, seppur in misura minore rispetto a quando gli stessi sono effettivamente connessi a un apparecchio. Ma qual è, scendendo nei particolari, l’entità del consumo?
Abbiamo già chiarito che l’entità del consumo dipende, da un lato, da quanto siano energivori i nostri caricabatterie, e, dall’altro, dal numero di caricatori che sei solito tenere attaccati alla presa della corrente.
In linea generale, secondo le statistiche, staccare la spina di console di gioco, televisori, microonde, caricabatterie, decoder e tanti altri dispositivi affini riuscirebbe a produrre un risparmio stimato tra 50 e 100 euro annui sulla bolletta dell’energia.
Come avrai intuito, dunque, non è il consumo generato dalla singola presa attaccata a fare la differenza, ma la somma di tutti quelli che, in casa nostra, continuano a rimanere attaccati anche quando, in realtà, non ce ne serviamo.
Che fare, pertanto, ora che hai compreso come si spiega una parte di consumi registrati nella tua bolletta dell’energia? Semplicemente, quando ti appresti a lasciare casa per qualche ora, compi l’operazione che ti abbiamo suggerito, e cioè quella di staccarli. Impiegherai solamente qualche secondo del tuo tempo, ma il risultato varrà tutto il tempo speso.
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