La vicenda che ha coinvolto l’ex calciatore Michele Padovano ha dell’incredibile, 17 anni in carcere da innocente: la verità nel docufilm.
La vicenda che ha investito l’ex calciatore della Juventus e della Nazionale italiana Michele Padovano è davvero assurda. Nel 2006, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, lo sportivo viene arrestato con l’accusa infamante di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Da quel momento, per Padovano e per la sua famiglia, inizia un calvario lunghissimo.
Una vicenda giudiziaria che solleva grande interesse, almeno all’inizio, ma che poi passa totalmente in sordina, tanto che, nel mondo dello sport, quasi nessuno ne parla, lasciando nella sua solitudine l’ex calciatore, a combattere da solo per ottenere giustizia. Una giustizia che arriva molto tardi, nel 2023, dopo ben 17 anni. Nel frattempo, succedono tante cose, e ora tutto questo viene raccontano nel nuovo docu-film prodotto da Sky.
L’esordio in Serie A nel 1990, con la maglia del Pisa, passando poi per il Napoli e il Genoa, dunque la Reggiana, poi l’occasione della vita con la Juventus allenata da Marcello Lippi, squadra nella quale Padovano si afferma. Nel 1996 vince la Champions League, il gol nei quarti contro il Real Madrid, il rigore finale contro l’Ajax. È un periodo fantastico. Nel 1999 l’infortunio, il passaggio al Crystal Palace, club inglese, infine il ritiro.
Nel 2001 Michele Padovano diventa dirigente sportivo prima della Reggiana e poi del Torino. Nel 2006 il clamoroso arresto per traffico di droga. La sua vita viene spezzata, la serenità della famiglia interrotta. Michele Padovano viene trasferito al carcere di Cuneo, poi a Bergamo, dove resta recluso per ben 17 anni. Non vede crescere nemmeno suo figlio.
Presentato in anteprima al cinema Massimo di Torino, il docu-film prodotto da Sky Sport ripercorre la vicenda giudiziaria che ha travolto il calciatore, fino alla sentenza finale, dove Padovano viene scagionato da ogni accusa. Si intitola Innocente, 17 anni senza libertà, la nuova serie di Sky divisa in due puntate in programma per il 3 e per il 10 gennaio 2025.
Finalmente, Michele Padovano racconta la sua verità, tutto ciò che gli è accaduto negli ultimi due decenni, tra il rimorso per essere stato dimenticato dai suoi ex colleghi di squadra e di nazionale (tanto che nel 2006, con la vittoria al Mondiale, nessuno lo cita), la condanna nei primi due gradi di giudizio, i problemi familiari, l’amore assoluto della moglie Adriana Atzei e il figlio Denis, fino all’assoluzione.
Il documentario fa luce su un caso incredibile, sui legami del calciatore, come il rapporto con l’amico di infanzia Luca Masole, considerato il capo dell’associazione a delinquere, e i rapporti con i compagni di squadra. Oggi, a 58 anni, Michele Padovano può prendersi la sua rivincita, anche se 17 anni persi pesano tantissimo. 17 anni di vita perduti, e che nessuno potrà restituirgli. Padovano, oggi commentatore di Sky, dall’assoluzione, avvenuta il 31 gennaio 2023, si è ripreso, e sta cercando di ricostruire la sua vita.
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